Decluttering: come ordine e pulizia fanno bene alla nostra vita

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Gennaio è andato e con lui anche una gran dose di buoni propositi.
Il problema degli inizi è che ci fa carico di molti compiti o ci si pone troppi obiettivi. Il rischio è quello di appesantirsi di obblighi e preoccupazioni per portare a termine tutto, tanto da non rispettare i nostri impegni e gettare la spugna in breve tempo.

Ti sei mai ritrovata sopraffatta da mille cose da fare o la casa tutta da riordinare?

Ho letto il libro di Marie Kondo “Il magico potere del riodino” solo l’anno scorso. Personalmente non l’ho trovato così illuminante per quanto riguarda ciò che dice sulle regole del riordino, tranne qualche “trucchetto” pratico che non conoscevo. Questo perchè io sono sempre stata una “piccola Marie”, il fatto è che non ero consapevole di quello che facevo ogni volta che riordinavo la mia stanza o qualche angolo di casa.
Sono una persona molto ordinata e credo nell’ordine come uno strumento di lavoro, oltre che un’ingrediente fondamentale nella vita, soprattutto quando vivi e collabori con altre persone. 
Quello che mi ha insegnato il libro è stato invece fare ordine in modo più consapevole, cioè farlo nel rispetto dei miei valori, delle cose in cui credo. Ho capito che prima di tutto devo guardarmi dentro e sapere cosa voglio esattamente dalla mia vita e di non lasciarmi guidare dalla nostalgia di un ricordo o dalla paura dell’abbandono attaccandomi agli oggetti materiali.
Ecco, il libro mi ha aiutata a capire che fare “pulizia” di tutte quelle cose inutili mi avrebbe dato modo di sentirmi più leggera mentalmente.
Non arrotolo i calzini, non faccio cambi di stagione e alcuni capi li sistemo sulle mensole secondo le mie regole e logiche, ma soprattutto in base allo spazio di cui dispongo. Dopo la lettura del libro ho iniziato ad attuare delle buone pratiche per mantenere in ordine la mia casa, e quindi la mia anima, diventando più libera e sollevata. Per esempio ho buttato un sacco di materiale creativo che ho collezionato da secoli e mai usato (e non l’avrei usato nemmeno nei prossimi 50 anni!), ho conservato solo attrezzature ed oggetti legati alle passioni che intendo coltivare nel mio tempo libero, donando e regalando tutto il resto (ho regalato ad un’associazione un’intera collana di riviste sul cucito creativo).
Queste sono solo piccole cose che ho fatto, il lavoro più grande è stato, e continua ad esserlo, dentro di me, definendo quali sono le priorità delle mie giornate e della mia vita e riconoscendo ciò che davvero conta per me.

Riordinare è un rito che permette di “fare un inventario” della nostra interiorità.
– Marie Kondo –

cosa significa decluttering

Il concetto base del decluttering è che la casa è un riflesso della nostra interiorità, del nostro io più intimo. Non a caso la casa rappresenta il nido e il luogo in cui ci sentiamo protetti. L’abitazione dice molte cose su di noi, da come la arrediamo per esempio.
Prendersi cura della casa, del nostro nido, ci aiuta di riflesso a prenderci cura di noi. Un’ambiente ordinato, pulito, con un tocco di colore e luminoso è uno spazio che nutre il nostro animo e ci rende felici. Sapevi che ogni stanza della casa rappresenta un’ambito della nostra vita? La cucina è il luogo dove cuciniamo e prepariamo pietanze per noi e per gli altri; è il simbolo di come ci nutriamo e di come ci prendiamo cura del nostro corpo partendo dal nostro bisogno primario, il cibo. Il bagno è quello spazio della casa dedicato alla purificazione, alla cura del nostro benessere. L’ingresso rappresenta il nostro modo di accogliere l’altro e di come ci presentiamo all’esterno.

Riordinare la propria casa, eliminando gli oggetti che non servono più, ci permette di fare spazio anche dentro di noi. Capire prima di tutto che cosa è davvero importante nella nostra vita, a cosa vogliamo dedicare il nostro tempo e il nostro spazio, è il fondamento del decluttering.

perchè fare decluttering: il principio dell’abbondanza

Presta attenzione agli oggetti di cui ti circondi. Essi sono la manifestazione dei tuoi pensieri e delle tue emozioni. Gli oggetti possono trasmettere le sensazioni anche dopo molto tempo da quando li hai visti la prima volta. Possono essere emozioni di gioia, dolore, allegria, delusione, rabbia, malinconia. 
Se la tua casa è straripante di oggetti, mobili o giocattoli difficilmente avrai la possibilità di accogliere un nuovo oggetto di decor, ricevere l’ennesimo regalo che i tuoi figli hanno desiderato da tempo. 
Fare spazio all’abbondanza significa prima di tutto permettere al nuovo di trovare il suo posto. Per fare questo è necessario cominciare a liberarsi da tutto ciò che abbiamo già e in qualche modo non ci serve, non fa più parte del nostro stile di vita o semplicemente ha finito di essere ciò che rappresentava per noi.
C’è un principio che spiega molto bene il concetto di vuoto e abbondanza. Si tratta del “principio del vuoto” di di Joseph Fort Newton. Ti riporto quanto dice perchè trovo che sia contenuto il vero senso di ciò a cui dobbiamo dare valore nella nostra vita e di conseguenza ciò che merita la nostra attenzione.

Hai l’abitudine di accumulare oggetti inutili, credendo che un giorno, chi sa quando, ne avrai bisogno?
Hai l’abitudine di accumulare denaro, solo per non spenderlo perché pensi che nel futuro potrà mancarti?
Hai l’abitudine di conservare vestiti, scarpe, mobili, utensili domestici e altre cose della casa che già non usi da molto tempo?

E dentro di te? Hai l’abitudine di conservare rimproveri, risentimenti, tristezze, paure e altro? Non farlo, è necessario che lasci uno spazio, un vuoto, affinché cose nuove arrivino alla tua vita. È necessario che ti disfi di tutte le cose inutili che sono in te e nella tua vita, affinché la prosperità arrivi.

La forza di questo vuoto è quella che assorbirà e attrarrà tutto quello che desideri. Finché stai, materialmente o emozionalmente, caricando sentimenti vecchi e inutili, non avrai spazio per nuove opportunità. I beni devono circolare. Pulisci i cassetti, gli armadi, la stanza di arnesi, il garage. Dona quello che non usi più.

Non sono gli oggetti conservati quelli che stagnano la tua vita, bensì il significato dell’atteggiamento di conservare. Quando si conserva, si considera la possibilità di mancanza, di carenza, si crede che domani potrà mancare e che non avrai maniera di coprire quelle necessità. Con quell’idea, stai inviando due messaggi al tuo cervello e alla tua vita: che non ti fidi del domani e che pensi che il nuovo e il migliore non sono per te, per questo motivo ti rallegri conservando cose vecchie e inutili. Sbarazzati di ciò che ha perso colore e lucentezza, lascia entrare il nuovo in casa tua e dentro te stesso.

quando fare decluttering

Non c’è un momento preciso in cui iniziare. Il mio consiglio personale è di farlo quando senti che nella vita, nella casa, nelle relazioni ti senti soffocata e hai la testa piena di un groviglio di informazioni che ti portano solo un sacco di confusione.
Ogni volta che senti il bisogno di liberarti di qualcosa, che siano degli oggetti, di persone, di emozioni, di ricordi, quello è il momento giusto per farlo.

All’inizio, se non hai mai praticato il decluttering,  puoi dedicare delle brevi sessioni in alcuni periodi precisi:

  • alla fine dell’anno
  • all’inizio dell’anno nuovo
  • a primavera
  • quando devi iniziare un nuovo progetto o di un nuovo lavoro
  • se senti la necessità di cambiare qualcosa nella tua vita
  • in previsione di un trasloco o di una vacanza
  • tutte le volte che non riesci a star dietro alle faccende di casa

3 passi per fare un buon decluttering

Per fare un buon lavoro di pulizia, eliminando davvero il superfluo, basta seguire tre semplici passi:

  1. immagina la vita che vorresti vivere o la casa che vorresti avere. Puoi farlo attraverso una Visual Board in cui raccogliere l’ispirazione di ciò che ti piace.
  2. inizia a selezionare tutti gli oggetti vuoi tenere e mettili da parte o scarta tutto quello che non ti serve, è rotto, ti fa rattristare, non ti rappresenta più e non corrisponde alla vita o alla casa ideale
  3. liberati subito di tutti gli oggetti che hai scartato. Non necessariamente devi buttarli: fai una rapida scelta di cosa puoi donare e cosa regalare. Tutto il resto, se non è in qualche modo riciclabile e non appesantisce la vita altrui, BUTTALO senza remore! Questo è senza dubbio il passaggio più difficile ma quello che ti permette di liberarti davvero dai pesi.

Ciò che dobbiamo tenerci stretti non sono i ricordi del passato, ma la persona che siamo diventati grazie alle nostre esperienze. Ciò che conta è quello che siamo adesso.
– Marie Kondo –

10 idee di decluttering

Che sia la prima volta che senti parlare di decluttering o che tu abbia già sperimentato questa pratica, molto spesso ci dimentichiamo di alcuni luoghi in cui accumuliamo materiale senza accorgercene, anche se sono sempre sotto ai nostri occhi.

Ecco 10 idee per declutterare in diverse aree della vita e in altri posti impensabili:

  1. fai pulizia nell’elenco contatti del telefono
  2. fai pulizia nel tuo portafogli con un piccolo rituale
  3. cestina tutti i file sul pc che non usi più o che non ricordi perchè mai li hai scaricati
  4. disiscriviti dalle newsletter che non ti interessano più o che non sono utili per chi sei oggi
  5. butta tutti i trucchi vecchi, scaduti e che non ti piacciono più
  6. liberati dalle emozioni negative cercando di trasformarle in azioni creative e costruttive
  7. butta tutte le vecchie lettere e cartoline di amicizie e fidanzati con cui ormai non hai più contatti. Per una maggior efficacia brucia la carta e fai un bel addio a tutte quelle persone!
  8. ripulisci il telefono dalle app che installate e mai usate
  9. cancella tutte le foto che non ti piacciono, i doppioni, quelle venute male e sfuocate
  10. butta le vecchie agende, book, quaderni, appunti e fogli vaganti che non ti servono o che contengono informazioni che ormai hai interiorizzato
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