Per iniziare ad usare il metodo del Bullet Journal ti bastano un’agenda e una penna. Come mai allora molte persone si bloccano davanti alle pagine bianche e collezionano mille quaderni prima di fare il primo segno?
Quando ci troviamo davanti al nostro primo taccuino però risulta difficile capire esattamente per cosa lo stiamo usando e come lo dobbiamo usare.
Decidere è una fatica e, in un’era in cui le informazioni sono ovunque e alla portata di tutti, diventa difficile focalizzare la nostra attenzione sulle cose davvero importanti.
Prendere decisioni richiede uno sforzo e la concentrazione richiede energia. Più decisioni prendiamo più difficile diventa scegliere bene. Le scelta ci affaticano e influenzano la nostra visioni di ciò che è importante e vitale nella nostra vita.
Invece di essere proattivi nel fissare le priorità molte persone si lasciano trasportare dal flusso degli eventi.
Partire dal perchè ti serve un’agenda
Prima di buttarsi e fare acquisti compulsivi e compare ogni agenda che fa brillare i nostri occhi dovremmo riflettere bene su alcune cose.
- Perchè ti serve un’agenda?
- A che cosa ti serve l’agenda?
- Qual è la funzione principale che deve svolgere l’agenda?
- Che cosa deve contenere l’agenda perchè mi sia utile?
Capire qual è la vera motivazione che ci spinge ad usare un’agenda come supporto per la gestione delle nostre attività è di fondamentale importanza.
Ci sono persone che si trovano benissimo a gestire i loro appuntamenti e tenere traccia delle loro attività attraverso app e strumenti digitali, altre invece hanno bisogno di scrivere per fissare meglio i concetti da ricordare.
Si tratta quindi di trovare prima di tutto il proprio stile di programmazione, il metodo più affine a noi e solamente dopo scegliere lo strumento con cui applicare il metodo.
L’inventario mentale
Carrol, l’ideatore del metodo del Bullet Journal, suggerisce nel suo libro un esercizio molto semplice e utile per iniziare ad usare l’agenda con questo sistema. Si tratta di un modo per liberare la mente e scaricarla dai pensieri e scrivere è senza dubbio lo strumento per fissare meglio i concetti che ronzano in testa.
Per realizzare l’inventario è sufficiente suddividere la pagina in 3 colonne così ordinate:
- nella prima elenca tute le cose a cui ti stai dedicando in questo periodo
- nella seconda metti tutte le cose a cui dovresti lavorare
- nella terza inserisci tutte le cose a cui vorresti lavorare
Per ogni attività segnata in ogni colonna fatti questa domanda:
E’ di vitale importanza?
Se la risposta è NO significa che si tratta di un attività che non ha rilevanza in questo momento della tua vita, una distrazione o una cosa che non senti del tutto tua.
Fatta questa selezione rimangono solo 2 tipologie di attività:
- le nostre responsabilità, ovvero le cose che dobbiamo fare
- le nostre passioni, ovvero le cose che vogliamo fare
Queste attività sono quelle che Carrol suggerisce di prendere e riportare nel Bullet Journal per partire con la gestione dei propri obiettivi.
E’ il momento di decidere ed agire
Una volta terminato l’inventario mentale, avrai un’idea più chiara su ciò su cui stai investendo tempo ed energia. Ora non ti resta che mettere in atto le decisioni e azioni che meritano di essere prese ed eseguite al fine di raggiungere i tuoi obiettivi.
Tutto quello che viene decretato come distrazione è consigliabile metterlo da parte in quanto interferirà sulle cose più importanti da portare avanti.
Una delle principali caratteristiche del metodo del BuJo è senza dubbio la flessibilità, ma senza la nostra intenzionalità questo sistema non potrà portarci ad essere produttivi ed efficienti nel nostro lavoro.
Molto interessante questo post, sicuramente è di grande aiuto per chi vuole iniziare a pianificare e arrivare poi ad un metodo personalizzato ☺️
Ciao Simo. Grazie. Tu sia benissimo quanto la personalizzazione del metodo mi stia a cuore e ti ringrazio ancora per avermi fatto conoscere il fantastico mondo del BuJo 😘