Mercoledì vi ho raccontato la prima parte del workshop sulla filiera della lana, oggi invece vi mostro la parte più laboriosa e colorata del laboratorio: la tintura naturale.
Giovanna, una ragazza molto giovane ma con una grande passione per questo tipo di attività, si è specializzata nelle tinture naturali con fibre animali, minerali e vegetali e al workshop ci ha illustrato e spiegato le basi della tintura, dalla teoria alla pratica. Ci ha persino preparato una dispensa con le principali informazioni e un piccolo kit di sementi per sperimentare la tintura a casa partendo proprio da piante auto-prodotte. Una cosa a dir poco fantastica!
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La dispensa del workshop sulle tinture naturali |
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Sementi di piante tintorie |
Lucia, Giovanna e Barbara fanno parte de La Casa di Feltro, un’associazione culturale che si occupa di valorizzare, promuovere e recuperare la filiera della lana locale nel territorio del Lagorai in Trentino. Un altro obiettivo dell’associazione è quello di recuperare la lana nei suoi colori naturali, valorizzandoli con una gamma di colori naturali estratti da piante, radici e cortecce coltivate e raccolte in loco, come il guado, il noce, l’ontano, la cipolla.
A Giovanna piace molto la materia e la trasmette con tanta passione mentre parla di piante, tinture, rosso e blu ed è anche molto preparata alle nostre curiose domande, coinvolgendoci pienamente in questa fase magica (si, perchè la colorazione per me è un po’ una magia). Questi sono i suoi manuali, libri e raccoglitori sugli studi delle tinture naturali. Una preziosa raccolta di esperimenti e utili ricette che si arricchiscono dell’esperienza sul campo.
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Libri e book di Giovanna sugli studi delle tinture naturali |
Nel workshop abbiamo sperimentato la tintura con elementi naturali, quali cipolla, ricci di castagno, reseda e robbia.
La tintura prevede una fase di preparazione e macerazione degli elementi naturali e di trattamento particolare delle fibre con dei mordenti, chiamato mordenzatura, per permettere di ottenere risultati migliori per certe tipologie di piante.
Qui sotto le piante sono state messe in infusione per estrarre la tintura che servirà poi a fare il bagno colore.
Insomma, è un lavoro che richiede tempo e pazienza, un processo che necessita del rispetto delle tempistiche per ogni fase, che se vengono fatte male e in fretta ne va di tutto il risultato finale.
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Preparati di piante tintorie |
Al workshop chiaramente i tempi erano ridotti, perciò Giovanna ci ha preparato tutto il necessario per poter lavorare e imparare allo stesso tempo.
I macerati erano già pronti così da passare alla fase di realizzazione del bagno per cui le tinture vengono portate in temperatura e mantenute tali per un determinato periodo. Una volta raffreddato il tutto, abbiamo poi filtrando i preparati tintori dalle piante, abbiamo immerso i nostri campioni di fiocco e matasse di lana nei bagni colore e abbiamo pazientemente aspettato il tempo necessario che le fibre prendessero colore.
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Fase di verifica dello stato di colorazione delle fibre nel bagno di colore |
I campioni sono stati poi risciacquati e asciugati.
Questo sotto è il risultato di tutto il nostro lavoro. Emozionante vero?
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Campioni di fibre tinte con castagno-robbia-reseda-cipolla |
Questo invece è il bellissimo gruppo di lavoro (peccato che manchi Barbara, la nostra insegnante di filatura).
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Campioni di fiocchi e gomitoli di lana colorati con tinture naturali de La Casa di Feltro |
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Gomitoli, rocche e matasse colorate con tinture naturali de La Casa del Feltro |
E’ stata un’esperienza davvero interessante oltre che coinvolgente. Sembrava di essere immersi in un tempo lontano dalla realtà in cui tutto scorre molto più lentamente e nel rispetto dei cicli della natura. Adoro queste atmosfere senza tempo, scandito solo dal suono dell’orologio che ricorda di tornare a casa.
Ora non ci resta che aspettare primavera per piantare i semini e coltivare le nostre piante tintorie. Nel frattempo abbiamo sempre da far pratica con la cardatura e la filatura per diventare un po’ più pratiche.
Buon fine settimana!
Le tinte naturali si distinguono lontano un km, e hanno sempre una marcia in più! Interessantissimo questo workshop 🙂
Un bacione!
Hai ragione Giulia e il workshop è stato davvero illuminante. Ora sto raccogliendo e stoccando qualsiasi cosa che possa tingere in attesa di fare esperimenti e vedere cosa diventa ^-^